Simone Bonini porta a Londra il suo fantastico gelato alla mozzarella: latte di bufala, panna di bufala e mozzarella “stracciata” per un gelato che restituisce tutto il gusto del latticino in una texture inedita.
Bonini non è nuovo a questo tipo di “esperimenti”: il suo gelato di bufala era stato presentato anche a Paestum nel 2014 e sono diversi anni che lui propone gelati “ai formaggi” nelle sue gelaterie: guardati prima con diffidenza, come una cosa “stramba” fatta tanto per stupire, hanno poi conquistato il pubblico fiorentino e romano.
Le sue infatti non sono provocazioni fini a se stesse ma il risultato di attenti ragionamenti su ingredienti – sempre di stagione – abbinamenti, lavorazioni.
Mentre le coppette vengono servite e il pubblico torna un po’ bambino davanti a quella delizia così “semplice” e buona, il gelatiere toscano ne approfitta per fare un po’ il punto sul gelato artigianale.
Eh si, perchè all’estero l’”Italian Ice Cream” è un marchio ben noto e apprezzato ma nessuno sa poi bene di cosa si tratti.
E anche in patria le cose non vanno molto meglio: “ Quello del gelato è rimasto uno dei pochi a dover essere ancora “sdoganato” dal punto di vista della qualità, si deve fare più attenzione alle materie prime, alle lavorazioni, a mantenere nella realtà dei fatti le “promesse” che si fanno a parole, con la comunicazione. Un po’ come e’ successo con la pizza negli ultimi dieci anni, sarebbe bello che si cominciasse a fare più attenzione a quello che c’è nelle coppette. Essere oggi a Londra è un bel traguardo per me, e anche un’occasione: spero che ci aiuti a far acquisire una maggiore professionalità nel gelato italiano.”
di Luciana Squadrilli
foto di Sarah Scaparone