#lsdm sala Pasta, mozzarella e pummarola. Bowerman, Iaccarino, Glowig, Marziale.
Pasta, mozzarella e pummarola. A sentir parlare di questi tre ingredienti , di riflesso li si associa subito alla Campania. Ma tutto questo non è solo campano, a dimostrarcelo sono gli chef protagonisti dell’edizione 2015 de Le strade della mozzarella a Paestum. Cristina Bowerman, chef di Romeo e di Glass Hostaria a Roma, moderata da Antonio Scuteri, apre il congresso proponendo la sua interpretazione della pasta al forno della domenica, quella di quando era bambina, ma in versione vegetariana, con gli ziti ripieni di ricotta di bufala e ragù di seitan, cotto nel latte della mozzarella.
Cristina Bowerman
Dopo un video che racconta la storia del Don Alfonso dal 1890 e dell’azienda agricola Le Peracciole, Ernesto Iaccarino sale sul palco con Guido Barendson per presentare un sufflè di mozzarella, accompagnato da spaghetto soffiato, neve di mozzarella, pomodoro, emulsione di basilico ed una spolverata di origano, ingredienti classici in varie consistenze abbinati ad un cuore caldo.
Ernesto Iaccarino
Anche Oliver Glowig, chef dell’omonimo ristorante dell’Hotel Aldrovandi di Roma, sostiene che la mozzarella sia un prodotto perfetto e che come tale non va modificato in nessun modo. Presentato da Luigi Cremona, propone il suo piatto freddo composto da passata di pomodoro, ottenuta da datterini frullati insieme a fior di sale, olio evo, basilico ed aglio, insieme con mischiato potente del Pastificio dei Campi, pesto di basilico, scampo e caviale.
Oliver Glowig
La convivialità a tavola arriva con Rosanna Marziale, de Le Colonne a Caserta, e la sua idea di pasta, mozzarella e pummarola allo Tzimtzum. Sempre più spesso a tavola i commensali sono impegnati dalla tecnologia, tra cellulari, tablet e macchine fotografiche, ed in questo modo si è perso quel senso di condivisione del cibo che si viveva una volta nelle famiglie. Ritrarsi dal proprio essere per donarsi agli altri, questo è il significato dello Tzimtzum e Rosanna, introdotta da Cremona, lo trasmuta nel comportamento a tavola, per recuperare i valori di una volta. Ed ecco che mette in scena alcuni invitati che simulano l’atteggiamento odierno che traspare quando si va al ristorante. Ma una volta che vengono serviti gli ingredienti in grosse zuppiere al centro della tavola, come prevede il menu all’italiana, gli ospiti iniziano a dialogare tra di loro e a comporre i piatti così come gli piace, con mozzarella grigliata, pomodoro in tre versioni (pomodori pachino grigliati, pomodorini del piennolo e San Marzano) e spaghetti.
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Continuando a leggere acconsenti al loro utilizzo. Puoi disattivarli quando vuoi.AccettoRead More
Privacy & Cookies Policy
Privacy Overview
This website uses cookies to improve your experience while you navigate through the website. Out of these, the cookies that are categorized as necessary are stored on your browser as they are essential for the working of basic functionalities of the website. We also use third-party cookies that help us analyze and understand how you use this website. These cookies will be stored in your browser only with your consent. You also have the option to opt-out of these cookies. But opting out of some of these cookies may affect your browsing experience.
Necessary cookies are absolutely essential for the website to function properly. This category only includes cookies that ensures basic functionalities and security features of the website. These cookies do not store any personal information.
Any cookies that may not be particularly necessary for the website to function and is used specifically to collect user personal data via analytics, ads, other embedded contents are termed as non-necessary cookies. It is mandatory to procure user consent prior to running these cookies on your website.