Si è chiusa #lsdm #Parigi 2015. Una straordinaria occasione per condividere due passioni comuni per tutti i partecipanti: il cibo di qualità e l’Italia. Perché questo sono stati i temi portanti, che hanno accumunato tutti, in questa spedizione nella Ville Lumière. Tirando le somme, possiamo dire che il Made in Italy è un brand tanto e talmente forte da affascinare anche i cugini d’oltralpe, cosa non banale, conoscendoli bene. Voglia d’Italia si, ma di quell’Italia vera, con i suoi prodotti migliori, non i surrogati o i prodotti “finti”.
Insomma per conquistare i francesi, ma questo discorso vale per tutti i mercati, bisogna puntare ad esportare la qualità, quella che non è frutto di troppi compromessi. Le cose che ci resteranno più impresse di questa edizione sono tre. La prima è quando Giuseppe di Martino non aveva ancora finito di raccontare la particolarità della pasta dei Campi e di Gragnano in generale, che dalla sala gremita la domanda comune era una: “Dove possiamo trovare questa pasta?” La qualità è qualità ed è riconosciuta a tutte le latitudini e longitudini.
La seconda è stata la “passeggiata” modello Beatles di Pasquale Torrente con un vassoio pieno di montanare in un incrocio parigino. Una cosa noi italiani dobbiamo tenere sempre ben presente: la gioia nel proporre e parlare del cibo e dei nostri prodotti. Siamo il popolo della convivialità a tavola, questo è un valore, forse unico. La terza è che la pizza napoletana è un valore, prima che una preparazione gastronomica, per capire questa cosa spesso bisogna allontanarsi dalla quotidianità e guardare il tutto da un punto di vista diverso.
LSDM è il congresso di cucina d’autore dedicato ai prodotti d’eccellenza del Made in Italy, un progetto culturale sostenuto dai Main Sponsor: Acqua Panna e Sanpellegrino, Pastificio dei Campi, Molino Caputo, Dievole, Frienn, L’Orto di Lucullo con Corbarì ed Agrigenus, Azienda agricola San Salvatore.
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