Il caffè è uno dei simboli di Napoli accanto alla pizza, alla sfogliatella, al babà, sebbene sia stata Venezia, favorita per i suoi continui scambi commerciali con i paesi orientali, la prima città italiana a fare la sua conoscenza. Dopo numerosi viaggi ed esplorazioni, il caffè ha scelto Napoli come propria dimora ed è qui che si sorseggia il miglior caffè, decantato in tutto il mondo.
Ottenuto dalla torrefazione e macinazione dei semi di piccoli alberi tropicali sempreverdi appartenenti al genere Coffea, energizzante e stimolante, dall’aroma inconfondibile e gradevole, è la bevanda di consumo quotidiano più bevuta. Il caffè napoletano, invece, è altra cosa.
Il caffè napoletano è sinonimo di socialità, generosità, ospitalità, comunicazione; è un rito che assume un carattere quasi sacro, che spinge ad intensificare i rapporti umani, a condividere momenti e sensazioni; è un vero e proprio inno all’amicizia e alla fratellanza. Basti pensare alla pausa caffè durante il lavoro che è quasi impossibile fare in solitudine o alla simpatica pratica del caffè sospeso, ossia l’abitudine di pagare due caffè consumandone uno e lasciando l’altro in omaggio al cliente successivo.
Molti credono che il segreto sia nell’acqua utilizzata, in realtà risiede nella miscela, nella macchinetta e, soprattutto, nell’amore di chi lo prepara. La stessa caffettiera napoletana, la Cuccuma – cuccumella in dialetto – diffusa nell’Ottocento, favorisce la socializzazione, in quanto il procedimento di preparazione è più lento e complesso e permette di ottenere un prodotto dal gusto più intenso e rotondo rispetto a quello della moderna moka.
Oggi la cuccuma è ancora prodotta nel suo aspetto tradizionale: due parti, ciascuna delle quali ha un manico, un filtro a cestello nel mezzo e il beccuccio rivolto verso il basso. Quando l’acqua bolle e fuoriesce un filo di vapore, va capovolta con un gesto rapido. Con questo procedimento l’acqua passa lentamente attraverso il filtro e va a raccogliersi nel deposito inferiore.
Nel 2015 Kimbo, coniugando tradizione napoletana e innovazione, ha rilanciato sul mercato la Cuccuma in versione rivisitata e moderna. La stessa caffettiera consente di preparare un caffè napoletano tradizionale, che richiama immediatamente all’aroma di Napoli, oppure un black coffee innovativo.
Proprio nel corso della nona edizione di LSDM Paestum, Kimbo ha celebrato la tradizione del caffè di Napoli, quello preparato con la cuccuma. Su un bancone a forma di tazzina, interamente realizzato in rame, i coffee specialist di Kimbo hanno preparato le cuccume, servendo il caffè sia nella versione tradizionale che in quella del caffè lungo all’americana.
Diffondere il caffè italiano nel mondo e valorizzare la specificità dell’espresso napoletano sono tra gli elementi fondamentali della mission dell’azienda che opera, nel rispetto delle persone e dell’ambiente, per rendere disponibile sui mercati nazionali ed esteri un prodotto genuino, di qualità e autenticamente made in Italy.
A Napoli, in Piazza dei Martiri presso il bar La Caffettiera, c’è una magnifica esposizione di cuccume d’epoca. Da non perdere.
Foto da madmoiselle.it