La cucina ha sempre fatto parte della vita di Francesco Sposito: ha iniziato a sedici anni imparando a gestire fornelli, pentole ed ingredienti vicino al padre Armando, il primo cuoco di Taverna Estìa.
Finiti gli studi classici asseconda la voglia di approfondire e di confrontarsi con altri professionisti e fa esperienza in cucine guidate da chef italiani e francesi. A diciannove anni incontra Igles Corelli che è il suo maestro e mentore e ne valorizza talento e capacità; dopo tre anni prende sulle spalle la responsabilità di Taverna Estìa convinto che la cucina deve essere un luogo moderno, un laboratorio dove tecnica, studio e innovazione favoriscono la trasformazione, degli ingredienti della sua terra.
A 25 anni conquista la prima stella Michelin, l’anno successivo entra in Jeunes Restaurateurs d’Europe.
I suoi piatti hanno ispirato i lavori dell’artista Vanni Guoghi che ha creato con le tecniche di pittura, paper cutting e collage, una serie di quadri esposti nella mostra “De Gustibus” esposta nella Galleria Nicola Pedana – arte contemporanea di Caserta.
Ai vari riconoscimenti assegnategli da guide e riviste specializzate si aggiunge nel 2015, la seconda stella Michelin.
di Laura Guerra