Maria Romano partecipa alla sperimentazione collettiva di Latterì.
Sul suo sito Comm’è amaro stu ppane potrete leggere le tecniche per utilizzare questo incredibile prodotto e le relative considerazioni.
Di seguito, vi proponiamo la sua ricetta:
Ingredienti:
500 g di farina di forza (W 330)
180 g di Latterì
2 tuorli
1 uovo
75 g di zucchero semolato
10 g di lievito di birra fresco
250 g di mascarpone
1 cucchiaino di miele
5 g di sale
Zucchero in granella
Procedimento:
Sciogliere il lievito di birra in 100 g di Latterì appena intiepidito ed un cucchiaino di miele. Dopo una decina di minuti si sarà formata una schiumetta in superficie.
Mettere nella ciotola della planetaria questo composto col lievito, tre cucchiai di farina ed iniziare ad impastare a velocità bassa con la foglia o frusta K.
Aggiungere due tuorli, metà dello zucchero e all’assorbimento, aggiungere ancora farina, tuorli e zucchero, poi, 50 g di Latterì, ancora farina, quindi il sale ed il mascarpone, un cucchiaio per volta.
Ad impasto formato, cambiare la frusta a foglia con il gancio, aumentare la velocità di impastamento e far incordare fino ad avere un impasto soffice e lucido.
Lasciare riposare l’impasto coperto circa trenta minuti a temperatura ambiente, quindi, trasferire in frigorifero. Dopo due ore degassare delicatamente e rimettere in frigo per otto ore o tutta la notte. In inverno lasciare l’impasto almeno un’oretta e mezza a temperatura ambiente, degassare e passare in frigo per la notte.
L’indomani l’impasto sarà raddoppiato in volume, prenderlo dal frigo e farlo arrivare a temperatura ambiente. Formare le briochine tagliando dei pezzetti di impasto da 70 g circa ciascuno. Arrotolarli, formare dei cordoncini da 30 cm circa e intrecciarli oppure formare delle palline con la chiusura sotto.
Spennellare con Latterì e lasciar lievitare una trentina di minuti. Spennellare di nuovo con Latterì e cospargere la superficie con zucchero in granella. Cuocere in forno (ventilato/pasticceria) alla temperatura di 170°C per un quarto d’ora circa.
Per saperne di più su Latterì, visita il sito.