Fa tappa il 30 giugno nella Grande Mela il Road to Naples 2017 di 50 Top Pizza. Dopo Roma, infatti, il tour per presentare la prima guida online sulle pizzerie d’Italia – edita da Formamentis e firmata dal giornalista enogastronomico Luciano Pignataro e da Barbara Guerra e Albert Sapere, curatori delle Strade della Mozzarella (LSDM) – ora sbarca a New York per svelare le candidature ed i vincitori della sezione internazionale che, attraverso il contributo di cento esperti da tutto il mondo, ha visto in gara sette stili di pizza differenti, divisi in cinque continenti.
Sette quindi i riconoscimenti che verranno assegnati durante l’evento newyorkese: Premio Migliore Pizzeria New York Style, Chicago Style, Oceania Style, Asia Style, Nord Europa Style, Giappone Style, Sud America Style. Un’occasione per annunciare inoltre il ‘Premio Innovazione e Sostenibilità’, attribuito direttamente dai tre curatori (non prevede candidature), e per approfondire l’intero progetto dedicato alle 500 migliori pizzerie d’Italia e ai premi speciali a loro riservati. Una guida che fornisce gratuitamente a tutti una classifica stilata in forma anonima da 100 ispettori sulla base della qualità, ma anche del servizio, della carta dei vini e delle birre, della ricerca, dell’arredamento.
Manca invece circa un mese per il gran finale che svelerà le best cinquanta italiane di quest’anno e la Migliore Pizzeria Napoletana fuori dall’Italia. L’appuntamento è infatti per giovedì 20 luglio al Castel dell’Ovo di Napoli (anche in diretta streaming), ma intanto sul sito www.50toppizza.com sono online le 350 pizzerie che vanno, tutte ex aequo, dalla 151esima alla 500esima posizione e continuano ad essere pubblicate, con cadenza quotidiana, quelle dalla 150esima alla 51esima posizione.
“La pizza è uno dei prodotti che più identifica il made in Italy nel mondo – spiegano i tre curatori della guida, Luciano Pignataro, Barbara Guerra e Albert Sapere – e certamente un must nelle tavole di tutto il mondo, che spesso rivela sorprendenti tendenze in grado di conciliare qualità e creatività. Proprio per questo abbiamo deciso di ideare una sezione internazionale all’interno di 50 Top Pizza, che dia il giusto riconoscimento ai migliori interpreti-pizzaioli dei vari continenti e sia allo stesso tempo un valido strumento per far conoscere agli appassionati gli stili diversi che fanno parte del patrimonio gastronomico globale”.