A Napoli al Cenacolo Belvedere dal 2 al 4 giugno prossimi si svolgerà Cooking Show condotto dal giornalista Luigi Cremona e realizzato da Witaly con i giovani chef emergenti di tutto il Sud in gara.
Gli chef:
NICOLA PIGNATELLI
Leggere libri (di cucina) e viaggiare intorno al mondo alla scoperta di nuovi prodotti e nuovi sapori. Ecco cosa fa Nicola Pignatelli, 27 anni, quando non sta in cucina. Ama il suo lavoro e da dodici anni a questa parte sta facendo di tutto per crescere e migliorarsi nella sua passione: la cucina. Ha frequentato l’Alma, diretta da Gualtiero Marchesi e Luciano Tona, per poi approdare in grandi cucine al fianco di Barbieri e Vissani. Ora si sta affinando presso il Don Alfonso. Minuzioso, severo e socievole fa di tutto perché all’interno della cucina scorra tutto alla perfezione.
MIRKO BALZANO
Mirko Balzano, undici dei suoi ventisei anni li ha passati tra i fornelli. Dopo essere passato per le cucina di Marianna Vitale, chef stellata chef del “Sud” di Quarto, vicino Napoli, è ora alla guida di Villa Assunta, nelle campagne di Mirabella Eclano, territorio irpino di vino Aglianico, olio Ravece e cipolla Ramata di Montoro. Mirko è una persona semplice, gli piace bere e mangiare bene, apprezzando il lavoro altrui. Il suo piatto preferito è il “Risotto alla pescatora” mentre in cucina predilige utilizzare l’uovo e declinarlo in vari modi nella costruzione delle sue ricette. Crede molto nel proprio territorio che per lui vuole dire “persone” non prodotto, perchè “se non esistessero le persone a valorizzarlo non esisterebbe nemmeno il prodotto”, parola di Mirko!
MAURIZIO DE RIGGI
Classe 1987. Maurizio de Riggi ha una visione artistica della ristorazione e una passione sfrenata per la cucina. Tanta voglia di imparare e tanta ambizione per crescere ancora. Da molti anni si aggira nelle cucine dei più importanti alberghi partenopei e campani ricoprendo varie mansioni e gestendole con minuziosa dimestichezza e rigore, necessari per un buon lavoro in cucina. Ora è chef e proprietario del ristorante Markus a San Paolo Belsito.
LUIGI LIONETTI
Una passione che nasce quando Luigi era bambino. Gia da piccolo infatti fantasticava e giocava con mestoli e forchettoni, il tutto osservando la maestria del nonno che preparava gustosi piatti tipici. Da Capri a Pescara, viene preso nel team dell’istituto alberghiero DeCecco e inizia a muovere i primi passi in grandi cucine dividendosi tra Capri e l’alta Badia. La svolta avviene con l’occasione di uno stage presso Gennaro Esposito, dove ha potuto lavorare e imparare a fianco di un grande della ristorazione. Ora è executive chef presso il Punta Tragara di Capri con l’ambizione di migliorare ogni giorno di più, perché la cucina è la sua vita.
FABIANA SCARICA
Fabiana Scarica nasce a Vico Equense nel 1988. Prima di conseguire il diploma diventa madre di una splendida bimba, Chiara. Proprio cominciando ad armeggiare con le prime pappine, per cercare di preparare alla piccola piatti sani ed appetitosi, sente nascere dentro di sé la passione, e, ad un certo punto, decide di iscriversi alla prestigiosa scuola Alma del Maestro Gualtiero Marchesi. Inizia in forze presso il Quisisana di Capri, la Torre del Saracino di Gennaro Esposito a Marina di Seiano (dove sosta per circa due anni) ed, attualmente, presso Don Alfonso 1890 a Sant’Agata sui Due Golfi. Nonostante il breve ma intenso curriculum, e proprio grazie a queste preziose esperienze accumulate in alcune tra le più rinomate realtà locali, sta imparando soprattutto il rispetto nella scelta e nella elaborazione degli ingredienti, esprimendo così attraverso la cultura della territorialità, la semplicità e la genuinità di una cucina essenziale ma mai povera di contenuti.
CRISTIAN TORSIELLO
Ingredienti semplici e sapori decisi, come il territorio in cui vive, crede ed ogni giorno in cucina valorizza. Cristian Torsiello, classe 1983, ha già collezionato interessanti esperienze lavorative nella ristorazione di qualità. Diplomato alla scuola alberghiera di Roccaraso tra le sue tappe più importanti spiccano le collaborazioni con Niko Romito al “Reale” di Rivisondoli, ora a CasaDonna a Castel di Sangro (AQ), all’Hotel Terme Manzi di Casamicciola (NA), alla “Torre del Saracino” con Gennarino Esposito, ai “Tre Olivi” del Savoy Beach di Paestum (SA) ed al “Caino” di Montemerano (GR) con Valeria Piccini. Dopo tanta esperienza nel Gennaio del 2010, insieme a suo fratello Tomas in sala, in piena controtendenza con chi emigra per cercare lavoro altrove ha aperto un ristorante nella sua Valva, nell’alta Valle del Sele, la sua “Osteria Arbustico”, al pian terreno della loro abitazione, in cui rielabora con passione i piatti della sua tradizione, poveri ed impareggiabili.
CRISTOFORO TRAPANI
Cristoforo Trapani, nato a Piano di Sorrento il 14 Febbraio 1988. Inizia a soli 13 anni le prime esperienze nelle cucine di famosi alberghi e ristoranti della Penisola Sorrentina. A soli 19 anni fa esperienza a Roma presso il ristorante “la Pergola” da Heinz Beck, il suo primo trampolino di lancio. Successivamente va a lavorare da Cannavacciuolo, proseguendo il suo cammino verso Moreno Cedroni. Un’ultima grandiosa esperienza della sua vita l’ha trascorsa da Davide Scabin al ristorante “Combal.Zero”. Adesso ha deciso di mettersi in gioco, andando a fare lo Chef in un nuovo ristorante a Piano di Sorrento.
GIOVANNI VANACORE
Giovanni Vanacore nasce a Napoli in un caldo luglio targato 1985, tra clacson, grida di gabbiani e riflessi del golfo. Ha iniziato a lavorare nelle cucine all’ eta di tredici anni, approdando e imparando un mestiere in diverse strutture alberghiere e di ristorazione, anche fuorri dal suo territorio. Esperienza dopo esperienza, passo dopo passo, la vita lo ha riportato nella sua città dove oggi è sous chef presso il ristorante del lussuoso Hotel “Romeo”. Ama molto il proprio lavoro che svolge con impegno, serietà e dedizione e sogna di diventare una figura di rilievo nel campo della ristorazione di qualità a livello internazionale. Il suo piatto preferito è la “Pasta al pomodoro fresco e basilico”, piatto della sua memoria e base della sua alimentazione.
MASSIMO CARLEO
Massimo Carleo, 29 anni, nato a Potenza si presenta subito come un ragazzo determinato e pronto a raggiungere i suoi obiettivi a qualsiasi costo. Ha lasciato la sua terra per diplomarsi presso la Scuola Internazionale di Cucina Italiana di Gualtiero Marchesi ad “Alma” dove i suoi più grandi Maestri di Cucina sono stati oltre a Marchesi anche Luciano Tona, Cristian Broglia, Marco Soldati e Gaetano Alia. Impegno, pulizia e precisione sono stati negli ultimi anni gli ingredienti base che lo hanno indirizzato verso la via del “Castello di Petroia”, a Gubbio, dove è stato Chef per qualche anno. La pazienza, la passione e la determinazione l’hanno portato a diventarne il “re del Castello” fino a quando un vento contrario l’ha dirottato verso nuovi orizzonti. Ha scommesso su se stesso e con un filo di incoscienza ha riacceso la fiamma assopita dei fornelli e in pochi anni ha realizzato il “miglior piatto della sua vita”. 5 Sensi, un ristorante portato avanti con passione, dove è tutto predisposto per coinvolgere il cuore ma anche il palato degli ospiti.
MATTEO MALACARNE
Matteo Malacarne nato a Stigliano provincia di Matera nel 1985. Ha frequentato le scuole d’Obbligo e poi la Scuola Alberghiera a Matera. Successivamente sceglie di perfezionarsi e specializzarsi presso “ La Cucina Calda LUCANA” e da li inizia a girare per ristoranti facendo esperienza a Rimini e Uruguay finché non arriva nel 2006 la bella possibilità di lavorare presso il Ristorante la Pergola del Rome Cavalieri Hilton con lo Chef Heinz Beck. Nel 2009 rientra a Matera per sostituire il padre Donato nel ristorante di famiglia Don Matteo per continuare una storia iniziata nel lontano 1951 da un altro avo Donato Malacarne. La sua passione è nata affiancando dapprima sua mamma in cucina e successivamente anche la nonna, le sue Maestre di vita e di cucina che gli hanno dato e lo fanno ancora oggi, la forza per affrontare un lavoro sempre più impegnativo ma anche la possibilità di arricchirsi di soddisfazioni e riconoscimenti.
VINCENZO MIRACAPILLO
La storia di Vincenzo con la cucina parte da quando era un bambino, gia quando aveva sei anni Vincenzo giocava e si divertiva in cucina, rubando ricette dal diario della mamma e provando a ricrearle, gia con ottimi risultati. Li ha capito che la sua strada nella vita sarebbe stata quella dello chef. Ha frequentato l’istituto alberghiero ad Assisi, e, questa esperienza lontano da casa, lo ha reso forte e determinato nel voler raggiungere i suoi obbiettivi. Ora lavora ad Andria presso il ristorante UMAMI, all’interno del quale riesce ad esprimere appieno la sua passione grazie alla fiducia che gli viene data.
DANILO VITA
La sua carriera lavorativa inizia a quindici anni durante il periodo estivo, friggendo calamari e arrostendo gamberi in un ristorantino sul mare a due passi da casa. Dopo essersi diplomato all’istituto alberghiero di Brindisi, parte per la Svizzera, poi si ferma tre anni a Londra. La svolta arriva però quando incontra Matteo Berti, attualmente docente dell’Alma, con il quale condivide diverse esperienze lavorative. Tra le più significante spiccano poi quella a “Le Calandre” con lo chef patron Massimiliano Alajmo e quella con Piergiogio Parini. Attualmente lavora al ristorante “Il Cielo” di Ostuni come sous chef al fianco di Sebastiano Lombardi. Crede fermamente nelle potenzialità della sua regione sia dal punto di vista paesaggistico sia per la varietà e la qualità dei prodotti che è in grado di offrire. Il punto debole? I latticini!
LUCA ABBRUZZINO
Nato nel 1989 a Crotone, trascorre la maggior parte dalla sua infanzia in un piccolo paese di campagna dove impara ad amare le cose genuine e tradizionali della sua povera terra, la Calabria. I suoi Hobby sono il calcio e Aida, il suo cane. Diplomato al liceo scientifico E.Fermi di Catanzaro lido, tutto pensava tranne quella di intraprendere la carriera del cuoco. Inizia a lavorare nel ristorante di famiglia dove prende dimestichezza con l’abc della cucina. Da li a poco subentra la passione, soprattutto grazie agli insegnamenti del papà, e inizia a viaggiare alla scoperta di nuove sensazioni che stimolino il suo palato. L’ingrediente di cui non può fare a meno è il sole, fonte di energia vitale per gli uomini e gli alimenti.. Per la creazione di un piatto, dice, non c’è bisogno di fermarsi a pensare, ma l’intuizione deve nascere spontanea, soprattutto da scene di vita quotidiana. Per le grandissime potenzialità della sua terra, non la cambierebbe mai con nessun altro posto al mondo. Oggi il suo sogno non è diventare un grande chef, ma non smettere mai di crescere.
GENNARO DI PACE
Gennaro Di Pace, come tutti quelli della sua età che frequentano l’Alberghiero in Calabria già a 14 anni è in cucina, prima in un ristorantino della zona, poi, già l’anno dopo sulla Riviera Romagnola. Dopo il diploma si trasferisce in Svizzera, ma l’attrazione per l’Italia si fa sentire e torna a Bologna dove lavora in diversi ristoranti, tra cui Il Battibecco e I Portici, fino a quando a Il Posto, un piccolo locale che lega la cucina di ricerca con eventi culturali, diventa socio. In questi anni si perfeziona con Marcello Leoni e incontra Gino Fabbri, un amico e un maestro, entra in Euro-Toques e vince il premio Innovazione Gastronomica della Federazione Italiana Cuochi. Nel 2012, infine, la scelta di tornare in Calabria, a Saracena, dove rileva, con la sua compagna Rossana Gallo, l’Osteria Porta del Vaglio, nel centro storico del piccolo paese del Parco del Pollino. Sta studiando i prodotti, le cotture e la storia della sua terra.
VINCENZO SANTALUCIA
Amore. Tecnica. Innovazione. Storia. È cosi che Vincenzo Santalucia, nato ad Agrigento nel 1985, definisce il suo modo di lavorare. Sin da piccolo curiosa nella cucina della nonna, crescendo coltiva questa passione e nel 2002 approda a Firenze presso il prestigioso Brunelleschi per poi continuare al Grand Hotel Majestic di Cortina d’Ampezzo e tornare in Toscana nel 2007, prima all’hotel Baglioni di Firenze e in seguito al Villa San Michele di Fiesole. L’anno 2012 segna il ritorno di Vincenzo in Sicilia, prima a Ragusa e poi al Grand Hotel Timeo di Taormina, dove può unire la precisione nel lavoro imparata al Nord con la passione, gli ingredienti, i profumi e le ricette di famiglia. Nel 2013 si deve allontanare di nuovo dalla sua terra natia, alla volta del Villa Ersilia di Soverato. Destinato ad allontanarsi dalle sue radici Vincenzo vuole quindi “ Riscoprire e riportare alla luce i sapori perduti della tradizione siciliana, rinnovarli nel rispetto della storia del suo territorio ” e farli conoscere al mondo.
NINNI RADICINI
La sua storia personale e professionale è fatta di impegno, interessi, responsabilità e passione. La sua cucina si nutre di emozioni, di ricordi, impressioni e sapori che, senza inutili orpelli, rimangono riconoscibili nella loro semplicità. Ha amato questo lavoro sin da bambino, affiancandosi prima per puro divertimento alla cucina della nonna ed in seguito passando per pizzerie e ristoranti ricoprendo ruoli dapprima marginali poi sempre più impegnativi. Viaggia e soggiorna in varie città d’Italia dove ha avuto modo di conoscere a fondo la vita della gente comune e di assaporare i cibi delle diverse tradizioni. Queste frequentazioni e le sue speculazioni lo hanno convinto della sacralità del cibo, “in quanto contiene in sé la vita, e l’atto di cucinare diventa liturgia di un rituale del quale lo chef è il celebrante”. Per questo motivo il cibo per lui molto importante, così come la qualità della materia prima. Fa molto uso di spezie mediterranee e preferisce la birra al vino, per la quale suggerisce abbinamenti per percorsi gustativi fuori dal coro.